ROMA
Un fondo da 100 milioni per finanziare opere di rigenerazione urbana. Le Casse dei professionisti tecnici scendono in campo sulle opere pubbliche con un duplice obiettivo: investire in operazioni capaci di generare redditività, offrendo nuove opportunità di lavoro ai propri associati e lanciare un segnale politico, mentre torna d'attualità il progetto di liberalizzazione delle professioni. «Vogliamo dimostrare che le professioni tecniche sanno fare la propria parte per la crescita del Paese con azioni concrete» ha sottolineato il presidente degli architetti italiani, Leopoldo Freyrie. Il fondo – sostenuto da Inarcassa (ingegneri e architetti), Cipag (geometri), Eppi (periti industriali) ed Epap (agronomi, forestali, attuari, chimici, geologi) – diventerà operativo nei prossimi mesi. Opererà nel «green field», proponendo interventi di rigenerazione di aree dismesse o completamento di opere incompiute.
«Il fondo avrà una struttura aperta – ha spiegato Paola Muratorio, presidente di Inarcassa – a chiunque voglia investire tenendo presente i nostri obiettivi di generare redditività, creare lavoro e fare innovazione nel campo del recupero urbano» .
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